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martedì 19 settembre 2017

L’IMPOVERIMENTO È APPENA COMINCIATO di Giandiego Marigo




L’IMPOVERIMENTO È APPENA COMINCIATO
di Giandiego Marigo 


 Le cifre sono molto alte, si parla di 46 miliardi di euro nel passaggio dal retributivo al contributivo. Una cifra sensibile e molto pesante. Anche se, diciamolo, c’è sempre un margine di arbitrarietà e di mistero attorno a queste affermazioni. 
 C’è, però, un’altra considerazione da fare, di cui si preferisce parlare poco o nulla o forse, peggio, si preferisce non parlare affatto. Questa considerazione è “chi pagherà lo scotto” di questo risparmio, eventuale ed ipotetico? 
 Oggi moltissimi giovani, molti più di quanti ci piaccia pensare, si sorreggono sulla certezza di vecchie pensioni retributive degli anziani di casa. È davvero inutile nascondersi una realtà che qualsiasi anziano ultra-sessantacinquenne potrebbe narrare con dovizia. 
Oggi i pensionati sono un Bancomat d’emergenza per moltissime famiglie che vivono ai limiti. Questo dato viene taciuto, non se ne parla, ma il graduale passaggio al contributivo, contribuirà in modo violento e traumatico all'impoverimento reale delle famiglie ed i tempi di questo trauma vanno via via abbreviandosi con l’avanzare dell’età dei pensionati che ancora godono di pensioni decenti. 

Anche in questa chiave va letto il divenire degli anziani in Italia e, soprattutto, il senso ultimo del restringimento graduale e letale dello Stato Sociale. Si sta cioè inserendo una proporzionalità inversa per cui con l’aumentare dell’età diminuirà la qualità dell’assistenza. Sino all’abbandono! 
I progetti liberisti, tanto quello più estremistico e destrorso, che si muove in modo traumatico e violento che quello apparentemente “liberal” che invece sceglie la via della gradualità e del restringimento dei diritti, con la scomparsa dei supporti e del sistema di cura garantito,entrambi, comunque tesi al medesimo risultato, depopolare! 
 Questa è la realtà e questa la soluzione proposta, anche se non pubblicamente dichiarata, come soluzione di questa Crisi di Sistema. Il cambiamento strisciante ed epocale, che passa per l’automazione e la robotica con la scomparsa graduale del lavoro umano è poi il risultato ultimo, direzionato al medioevo prossimo venturo ed alla trasformazione in una società post-capitalistica e neo-feudale. Il silenzio che avvolge l’impoverimento prossimo venturo, nascosto lì dietro all’angolo e che cercano in ogni modo di non farci percepire con la magnificazione di un’ipotetica luce in fondo al tunnel, è la testimonianza palese dell loro pessime intenzioni. 

È abitudine del potere celare e nascondere le tendenze storiche, ma è altrettanto abitudine dell’AreA di Progresso e Civiltà scoprirne gli altarini e renderli vani quando si possa, in attesa e preparazione di un cambiamento reale. 

Oggi non è così, l’incidenza della cultura condivisa e l’uso della comunicazione e dell’informazione finalizzata, il mainstream in buona sostanza, assumono funzioni d’ipnosi, di controllo e manipolazione delle volontà, quello che prima era “artigianale” anche nella prepotenza del potere oggi diviene tecnologico e incontrollabile. Uno di questi segreti, sebbene Pulcinelleschi, è proprio questo: la portata reale dell’impoverimento che questa crisi porta e porterà. La risultanza ultima dei provvedimenti presi, sotto la spinta dei liberisti europei e mondiali, in questi anni. Gli anziani, destinati a divenire, in prospettiva futura, sempre più peso e sempre meno risorsa. Il cattivismo ed il cinismo che viene predicato e gradualmente inserito nel pensiero comune sino a che eliminare i pesi sarà normalizzato, anzi auspicabile. Sino a che, come già sta avvenendo oggi con le migranze, si fingerà di non vedere come si fece a suo tempi con i campi di sterminio e quando la Storia chiederà conto si alzeranno le mani affermando, appunto, di non aver visto, purtroppo di essere vittime d’un inganno tanto quanto. Si comincia così però, con quello che sta già succedendo, adesso, qui ed ora nelle famiglie italiane ed Europee nel silenzio consenziente delle coscienze. 

Ed è per questo, per finire, che tanta importanza ricoprono le “iniziative solidali e mutualistiche” esse saranno in futuro, l’ultima frontiera della difesa della vita stessa. L’unica alternativa vera a leggi di mercato, sempre più crudeli, ciniche e tese all'esclusione e al controllo e possibilmente alla decimazione dei molti, a favore e salvezza dei pochissimi.





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